
Negli ultimi decenni è notevolmente aumentato il numero di soggetti che presentano disturbi legati all’ingestione di cibo, pur non essendo affetti da allergie alimentari o da intolleranza al lattosio e al glutine.
Il loro aumento nella popolazione negli ultimi 40 anni sembrerebbe essere legato al processo incalzante dio industrializzazione, pertanto strettamente correlato con la condizione di stress, e quindi con un alterato assorbimento dei nutrienti a livello intestinale.
Il meccanismo d’azione delle intolleranze alimentari, molto simile a quello delle allergie, si baserebbe sulla produzione di anticorpi (immunoglobuline) dirette contro le proteine alimentari (antigeni).
Mentre le allergie alimentari provocano rischi immediati per la salute che potrebbero rivelarsi letali, nelle intolleranze alimentari i rischi sono di modesta entità e a medio e lungo termine.
Le intolleranze alimentari si instaurerebbero in seguito a uno stimolo antigenico ripetuto nel tempo e con tempi di risposta molto lenti (ore o giorni)1.
In particolare l’introduzione di uno specifico alimento può provocare una reazione “anomala” del sistema immunitario con aumentata produzione di immunoglobulina e conseguente stato infiammatorio cronico, la cui entità della manifestazione è spesso correlata allo stato di salute generale della persona, alla predisposizione individuale e allo stile di vita.
I principali sintomi associati sono di natura gastrointestinale (gonfiore addominale, inappetenza, stitichezza).
Possono essere presenti anche altri disturbi generalizzati (stanchezza, sonnolenza), o disturbi di natura dermatologica, neurologica o muscolo scheletrica.
Gli alimenti più frequentemente responsabili delle intolleranze alimentari sono: latte vaccino, uova, farina di frumento, cioccolato, frutta secca, soia, crostacei e molluschi.
Il test per le intolleranze alimentari che si effettua c/o il laboratorio Cusmai è l’IgG4 Screen Nutrinional 90 ELISA che consente di identificare e dosare gli anticorpi di classe IgG (in tutte le sue sottoclassi) eventualmente presenti nel siero del paziente e diretti contro 90 diversi antigeni alimentari.
Gli alimenti selezionati corrispondono a quelli più comuni della Dieta Mediterranea.
Il test si esegue mediante un semplice prelievo di sangue a digiuno.
ALIMENTI TESTATI
mandorle | formaggi stagionati | nasello | bietole | sardine |
formaggi fusi | ceci | miele | fiocchi di latte | gamberetti |
mela | pollo | agnello | piselli verdi | sogliola |
carciofi | cacao | lattuga iceberg | pepe | fagioli di soia |
asparagi | cannella | limone | pesca | spinaci |
avocado | vongole | lenticchie | arachidi | zucca |
banana | merluzzo | fagioli lima | pera | calamari |
orzo | caffe’ | aragosta | pepe nero | fragola |
manzo | noce di cola | malto | fagioli pinto | fagiolini |
barbabietole | granturco | maggiorana | ananas | semi di girasole |
broccoli | latte vaccino | funghi | prugna | patate dolci |
burro | cetrioli | semi di senape | maiale | the’ |
cavolo | uova | avena | patate | pomodori |
zucchero di canna | melanzana | olive | coniglio | trota |
melone | aglio | cipolla | riso | tonno |
carote | uva | arancia | segale | tacchino |
sedano | pompelmo | prezzemolo | salmone | noce |
lievito di pane | lievito di birra | yogurt | manzo | grano |
1 Intolleranze alimentari e obesità – E. Occhineri – A. Tedesco (Biologi Italiani – Maggio 2015)